La pelle

Cos’è la pelle

Prima di parlare delle caratteristiche tecniche della pelle, occorre una premessa che sembrerebbe ovvia ma che cosi non è.
Tant’ è vero che spesso non le si da peso: che cosa è la pelle?
Per capire, infatti, la bellezza ma anche la particolarità della pelle non bisogna dimenticare che essa in origine è il rivestimento di un animale e quindi un prodotto altamente naturale, ma che reca sulla sua superficie tutti quei segni, quelle caratteristiche, quelle disuniformità che sono tipiche di un prodotto naturale.
Cicatrici, rughe, la forma stessa non squadrata non sono difetti bensì elementi che testimoniano la naturalità del prodotto: la finta-pelle ovviamente non ha cicatrici o rughe ed essendo prodotta in pezze ha sicuramente una resa al taglio superiore rispetto alla pelle ma si tratta, per l’appunto di un prodotto “finto”.

La concia della pelle ha origini antichissime. Gli uomini preistorici hanno imparato a utilizzare questo “scarto” derivante dall’uccisione degli animali per procurarsi il cibo.
L’uso che poi ne era fatto riguardava stuoie, coperture di tetti, cinture, sandali, protezioni, portaoggetti, etc.
È importante sapere che, oggi, nessun animale è abbattuto per ricavarne il pellame mentre, al contrario, rappresenta uno scarto della filiera alimentare (la macellazione appunto) che è utilizzato poi nell’industria conciaria. Inoltre gli ingenti investimenti delle concerie italiane negli impianti di depurazione assicurano il rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

La lavorazione

La pelle

Dalla pelle si ricavano, mediante la spaccatura, due strati: quello esterno (derma) è quello che si definisce “fiore” e quello interno (ipoderma), meno compatto e resistente, è definito “crosta”; da pelli molto spesse è possibile ricavare anche un terzo strato, ancor meno compatto, definito “sottocrosta”.

FASE 1

La pelle si divide in due tipologie principali:
pieno fiore e “smerigliato”.

A Pieno fiore è una pelle che conserva pienamente il suo aspetto superficiale originario.

B Smerigliato è una pelle che ha subito, poco o tanto, una correzione superficiale a mezzo di carta smeriglio: tale operazione ha lo scopo di eliminare piccole o grandi imperfezioni della superficie in modo da migliorarne la tagliabilità della pelle stessa.

La qualifica di pelle smerigliata” è molto generica, sia perché può essere espressa con termini diversi (fiore rettificato, fiore corretto, fiore pulito, ecc.), sia perché si basa solo su una lavorazione (la smerigliatura, appunto) subita dalla pelle, ma non dice nulla su quello che è il livello qualitativo.
Esistono, infatti, pelli che devono essere smerigliate a fondo per ridurre i grossi e diffusi difetti superficiali che sono ulteriormente mascherati con una rifinizione pesante, molto coprente.

Vi sono, al contrario, pelli già buone di scelta che, però, vengono ugualmente smerigliate, sia pure poco e con una carta smeriglio finissima, solo per togliere minime imperfezioni e ugualizzare la superficie: per un tale tipo di articolo, la cui corretta definizione è “fiore liscio”, sono stati coniati dei nomi di fantasia, come “mezzo fiore” o “ritoccato”, che tecnicamente non significano nulla ma sono tali da sottolineare che si tratta di un articolo che ha subito una correzione di fiore molto leggera.

FASE 2

Per colorare la pelle esistono due operazioni.
La prima è la tintura, che viene realizzata in grandi botti rotanti utilizzando colori a base di aniline e serve a far penetrare il colore attraverso tutta la sezione della pelle (tintura passante).

La seconda operazione è la rifinizione, che ha tre obiettivi: portare la superficie della pelle esattamente al punto di colore desiderato, mascherare leggere imperfezioni, aumentare le caratteristiche di resistenza superficiali, quali la resistenza all’abrasione, alla luce ed alla penetrazione di liquidi.

Per far sì che nei fori delle cuciture oppure in caso di graffi non si veda al di sotto ala rifinizione un colore diverso, negli articoli più curati si realizza la tintura del fondo in un colore il più possibile vicino a quello della rifinizione (fondo in tinta).

FASE 3

Una ulteriore operazione che viene realizzata per ugualizzare l’aspetto della superficie e per aiutare a mascherare i difetti più leggeri è la “stampa”.
Poiché la grana che viene impressa mediante la stampa maschera tanto meglio i difetti quanto più è grande, possiamo dire, a grandi linee, che una pelle è tanto più di pregio quanto più la stampa è piccola e poco impressa.

Un “pezzo unico”

Il grafico qui riportato ci evidenzia come non ci sia una pelle bella in senso assoluto, ma va scelta in funzione dell’articolo che vogliamo realizzare, il suo uso, la sua funzionalità, la sua manutenzione e resistenza nel tempo.

Questo per dire che la scelta del tipo di pelle è in funzione di un mix estetico e pratico.

La pelle per sua natura, non è omogenea, bensì cambia da un punto ad un altro per resistenza, compattezza, elasticità.

Questa disomogeneità, che potrebbe apparire come un limite, al contrario con un poco di esperienza, di capacità e di fantasia può essere sfruttata nel rivestimento di un salotto, o di altri articoli, per conferirgli personalità e “vita”.

Il fatto che le pelli, anche della stessa partita, siano una diversa dall’altra fa si che un articolo rivestito in pelle sia realmente un “pezzo unico”.

La disuniformità della pelle si traduce in alcune semplici considerazioni, che possiamo facilmente illustrare con l’ausilio della figura qui riportata.

La scelta giusta

ZONA 1

L’ideale per parti a vista, cuscinature e tutti quei pezzi che devono avere maggiore resistenza.

ZONA 2

È ugualmente valida, a patto però di considerare le naturali rughe del collo non come un difetto bensì come un “tocco di classe”.

ZONA 3

A causa della loro minore resistenza meccanica e della loro disuniformità di grana (evidente anche su pelli stampate) è bene siano utilizzate per realizzare le parti poco sollecitate meglio se non in vista.

ZONA 4

Data la loro bassa resistenza che si riflette anche in una grande elasticità, hanno una utilizzabilità limitata a parti possibilmente non in vista e sottoposte a basse sollecitazioni.
Il corretto utilizzo dela pelle è reso ancor più dificoltoso dal fatto che alla disuniformità strutturale si sovrappone la difettistica (tagli, buchi, cicatrici, etc.) che è diversa da pelle a pelle.

Per ottenere il miglior risultato possibile lavorando con un prodotto cosi naturale occorrono molta abilità e intuito. A partire dal disegno del salotto o del manufatto (sedia, poltrona, rivestimento di mobili e/o scrivanie, testata di letto) che deve essere studiato in funzione delle caratteristiche tipiche della pelle per arrivare poi al taglio con il quale si devono ricavare innanzitutto le parti più in vista, poi quelle meno in vista e solo alla fine le parti più o meno nascoste.

Sei buoni motivi per scegliere la pelle

Vediamo ora come le caratteristiche intrinseche della pelle si traducono in punti di forza e in argomenti di vendita per un manufatto in pelle:

1

La pelle ha fibre molto compatte, elastiche e resistenti che le conferiscono, diversamente dalla stoffa, una elevata resistenza alla lacerazione.

2

La pelle è in grado di respirare: può assorbire umidità fino al 25% del proprio peso, rilasciandola successivamente, col risultato che sulla pelle non si suda.

3

La pelle si adatta alla temperatura dell’ambiente e del corpo umano a differenza di altri materiali, come per esempio il vinile, che si surriscaldano e ritrasmettono il calore.
La pelle quindi è “termicamente confortevole”.

4

La pelle a differenza dei tessuti, impedisce che il fumo di sigarette possa impregnare l’imbottitura dei divani, evitando così sgradevoli odori anche a distanza di giorni.

5

La pelle al contrario del tessuto, non lascia penetrare polvere né peli degli animali risulta facile da spolverare e non crea problemi di allergie causate dalla polvere o dagli animali domestici.

6

Per le sue caratteristiche intrinseche la pelle può apportare al prodotto finito sia una valenza squisitamente “tecnica”, sia un innegabile fascino che dura nel tempo.

La pelle quindi è un prodotto altamente naturale, creativo, molto più che un semplice rivestimento.
La pelle è un materiale che dona pregio e prestigio agli oggetti nei quali è impiegata. La sua spiccata personalità esprime uno stile di vita raffinato e particolare, capace di trasmettere vitalità e calore. E come ogni cosa originale, con il trascorrere del tempo la pelle saprà farsi apprezzare nella vita di tutti i giorni.

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